2013-08-21 Solo il sistema federalista protegge contro le epidemie
Solo il sistema sanitario su base federalista permette di limitare epidemie in modo rapido ed efficace
Perciò il 22 settembre 2013 serve un chiaro No
di Dr. med. Andreas Bau, pediatra, Schweizersholz, 21.08.2013, Discorso libero
Il 22 settembre 2013 il popolo svizzero è chiamato ad esprimersi sulla revisione totale della legge sulle epidemie. Con questo progetto di legge l’ambito sanitario basato sul sistema federalista, che funziona benissimo, dovrebbe cedere il posto ad un sistema basato sull’accentramento del potere nelle mani dell’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP.
L’esempio che segue dimostra come nel caso di malattie infettive pericolose solo un sistema con strutture federali permetta di intervenire immediatamente in loco, evitando così efficacemente la diffusione della malattia.
Iter nel caso di malattie sottoposte all’obbligo di dichiarazione
Una persona ammalata si reca dal suo medico di famiglia che conosce da anni. Anche il medico conosce il paziente con i suoi precedenti e il suo ambiente. In questo specifico caso il paziente si reca presso lo studio del suo medico con febbre alta e con diarrea. Il medico visita accuratamente il paziente e si informa sulla situazione attuale. Se necessario ordina delle analisi di laboratorio. Dopo aver scoperto una discreta eruzione cutanea nella regione dell’ombelico il medico esprime il sospetto di un Typhus abdominalis, una grave malattia infettiva con obbligo di dichiarazione che necessita di ulteriori approfondimenti, di isolamento e del ricovero in ospedale. Alle domande del medico, il paziente racconta che poco tempo prima aveva intrapreso un lungo trekking in un paese asiatico.
Il medico informa il paziente sulle misure necessarie e organizza l’ambulanza per l’immediato ricovero in un ospedale adatto per queste forme di malattia. Inoltre il medico informa il medico di turno dell’ospedale e il medico cantonale sul suo sospetto. Il medico permette al paziente di telefonare a sua moglie con il natel. Anche l’autista dell’ambulanza viene informato sul sospetto di malattia infettiva. Infine nello studio medico si applicano le misure igieniche previste in caso di epidemie.
Il modo di procedere del medico nell’esempio descritto funziona con successo da anni e corrisponde alle prescrizioni della legge vigente sulle epidemie. Comesi avrebbe potuto aiutare il paziente gravemente ammalato e altamente infettivo sotto il regime dell’UFSP previsto dal progetto di legge?
I medici di famiglia fanno una vera prevenzione. Siccome nella legge sulle epidemie revisionata (LEpr) in campo sanitario non esiste più il medico con potere decisionale, ci si può chiedere se in un caso come quello descritto sopra non dovrebbe forse intervenire sul posto un ispettore dell’UFSP, o in caso urgente anche dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS), per indirizzare il paziente, il suo trattamento e il suo soggiorno in ospedale. Il raggio di autonomia del medico di famiglia viene considerevolmente limitato ed egli diventa un esecutore di misure ordinate dall’alto.
Immaginiamo: secondo la LEpr il medico di famiglia dovrebbe informare l’UFSP che dovrebbe chiedere all’OMS cosa bisogna fare, l’OMS constaterebbe una «situazione particolare» e darebbe delle istruzioni alla Svizzera, che l’UFSP fa pervenire al medico cantonale il quale dice al medico di famiglia cosa deve fare. Nel frattempo molte altre persone sarebbero state infettate.
Il progetto di legge sulle epidemie introduce un cambiamento di paradigma
Si minano le strutture federali del sistema sanitario svizzero provate nel tempo e si trasferisce la responsabilità dai cantoni alla Confederazione e all’UFSP. Con ciò si toglie la competenza professionale ai medici di famiglia e si rovina il rapporto di fiducia tra medico e paziente. Rapporto di fiducia che è la base fondamentale del processo di guarigione.
La legge sulle epidemie vigente, aggiornata a diverse riprese, ha dato buona prova di sé. Perciò si consiglia al popolo svizzero di rispondere con un chiaro No alla revisione totale della legge sulle epidemie.
Source: «Careum working paper No. 2» (2009), p. 7
La prof.ssa Ilona Kickbusch e il prof. Felix Gutzwiller sono i keyplayers della «Fondazione Careum»